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Tradizionalmente considerata la "Madre de Lu Lupu", è un'area di fitta ed estesa foresta, senza alterazioni ambientali, adiacente ad una grande stazione pastorale che speso ospita armenti e capi di bestiame.
Si tratta di un faggeto puro, senza altra specie arborea che l'accompagn, attraversato da sentieri e mulattiere che attraversano le rare aree aperte dove si possono incontrare fragole e lamponi.
Oltre ad essere estremamente suggestivo, questo luogo ha un'importanza ecologica da non sottovalutare.
Permette a varie specie animali come lo sparviero, la poiana, il picchio verde, la ghiandaia, lo scoiattolo, la faina, il tasso, la volpe, l'elusivo gatto selvatico ed altre specie che trovano nei densi faggeti, ricovero, luogo di riproduzione ed una forte mitigazione dell'impatto dei rigori climatici.
Molto probabilmente ancora oggi Macchia Cavaliera nasconde, durante la "fioritura", due o tre piccoli batuffoli di pelo nero, progenie dell'antico predatore.
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tratto da: "L'Umbria, Manuali per il territorio - La Valnerina, il Nursino, Il Casciano" |
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